“Rendere gratuiti i ticket sanitari, creare occasioni di sviluppo”

P1050482Il quotidiano “La Nuova Venezia” ha pubblicato una doppia intervista agli onorevoli Pier Paolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl), capilista alla Camera nel collegio Veneto 2.
Baretta ha insistito sui punti del programma del Partito Democratico: equità nelle tasse (rimodulazione Imu e riduzione Irap), eliminazione del ticket delle visite specialistiche, lotta all’evasione fiscale, vendita degli immobili pubblici,  riforma degli ammortizzatori sociali, rilancio dell’economia attraverso l’export, il turismo, la cultura, il settore alimentare, la riduzione dei tempi di pagamento alle imprese, i diritti civili.

***LEGGI LA DOPPIA INTERVISTA***

Il testo dell’intervista:
«L’esperienza del governo tecnico è finita e non ci sarà più». E’ uno dei pochi punti su cui Renato Brunetta, economista, capolista per il Pdl alla Camera e Pierpaolo Baretta, numero uno per il Pd, concordano. Per il resto i candidati dei due maggiori partiti hanno opinioni molto diverse su come uscire dalla crisi. Occorre rimborsare l’Imu e cambiare la riforma Fornero, secondo Brunetta. Rendere gratuiti i ticket per gli esami e creare occasioni di sviluppo per Baretta. Ultimi giorni di campagna elettorale. I due si sfidano con molto fair play, hanno lavorato insieme per la Legge di Stabilità.
Prove tecniche di un nuovo governissimo?
Brunetta «No. È che quando due persone serie pur da posizioni diverse lavorano insieme per lo stesso obiettivo nasce qualcosa di utile per la collettività. Siamo tutti e due di Cannaregio, con un passato socialista». Baretta: «Più che altro eravamo d’accordo sul fatto che la proposta del governo Monti era irricevibile e l’abbiamo modificata. L’esperienza del governissimo è stata utile in quella fase di emergenza, ma non è ripetibile».
Berlusconi dice che restituirà 4 miliardi di Imu. Vi sembra credibile?
Brunetta: «Certo. Il gettito dell’Imu è di circa 26 miliardi. Noi vogliamo abolire quella per la prima casa, che ha messo in crisi il settore edilizio e immobiliare. I soldi li prenderemo daiochi, tasse sull’alcol e sul tabacco. Per il rimborso abbiamo fatto l’accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali all’estero, 3-5 miliardi che possono entrare».
Baretta: «Ci vogliono correttivi, ad esempio l’esenzione per chi paga fino a 400 euro e per i redditi più bassi, che sono circa il 90 per cento. Poi dobbiamo esentare i capannoni. Ci vuole equità. Non si può restituire a tutti, anche a Berlusconi».
II centrosinistra partito delle tasse?
Baretta «Ma per carità. E’ il centrodestra che promette e non fa. Parlavano di due aliquote Irpef ma non l’hanno mai fatto. Hanno tolto l’Ici e abbiamo visto. Ci sono problemi di tenuta». Brunetta «Il diavolo sta nei dettagli. Ho fatto due conti: se esentiamo quelli fino a 500 euro, le famiglie con un appartamento da 120 metri quadrati dovranno pagare 3 mila euro. È un esproprio proletario». Baretta: «Ma non abbiamo mai detto questo».
Ma perché il centrodestra queste tasse non le ha ridotte negli anni in cui ha governato?
Brunetta: «In 18 anni abbiamo governato più o meno 9 anni a testa. Non ci sono angeli né demoni. E sono successe due piccole cose come 1’11 settembre e le bolle speculative che hanno influito». Baretta: «Io so che noi abbiamo lasciato un debito pubblico del 108 per cento, adesso è a 126. I due elementi ci sono, ma dimostrano in questi anni l’incapacità di gestirli da parte del governo Berlusconi. Ammiro Renato che cerca di insegnare l’economia al suo capo, ma siamo fuori strada». Brunetta «Il tuo smacchiatore di leopardi invece non ha mai dato una cifra.»
Il centrodestra vuol togliere l’Imu. E il Pd?
Baretta: «Abbiamo lanciato la proposta per togliere il ticket dalle visite specialistiche. Qui i soldi si trovano migliorando i servizi e applicando alle Asl la Spending review. Quello che si risparmia in burocrazia si investe in servizi per i cittadini. La copertura sui giochi come dicono loro, non regge, e c’è anche un problema morale. Bisogna invece insistere con la lotta all’evasione fiscale, la vendita di immobili inutilizzati come le caserme».
Le vostre proposte per il lavoro
Brunetta «Cambiare subito la riforma Fornero. Un disastro che ha creato 500 mila disoccupati e ripristinare la legge Biagi. Scontare 1133 per cento di contributi a chi assume a tempo indeterminato. E puntare sulla crescita. Se non si cresce oltre i12 per cento non si crea occupazione». Baretta «Ridurre l’Irap e non i contributi alle imprese che assumono, riformare la Cassa Integrazione che può servire anche a lavori socialmente utili».
Come rilanciare l’economia?
Brunetta «Attaccare il debito pubblico e sterilizzarlo per creare risorse per lo sviluppo» Baretta: «Puntare sull’export, sul settore alimentare, sul turismo e la cultura, ridurre i tempi per i pagamenti alle imprese in sofferenza».
I diritti civili. Siete favorevoli ai matrimoni gay?
Brunetta «Io ripresenterò la mia proposta che si chiama “DiDoRe”, diritti civili per tutti, ma senza oneri per lo Stato o pensioni di reversibilità» Baretta «L’esempio è la legge tedesca, quando c’è l’impegno della coppia l’unione va sempre riconosciuta».

2013-02-22T11:02:39+01:00 22 Febbraio 2013|In evidenza, Notizie dal Veneto, Rassegna stampa, Verso il voto|

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