Il mio impegno per Venezia

In questi anni in cui ho ricoperto il ruolo di Parlamentare e di Sottosegretario, anche con il mio contributo, sono state assegnate a Venezia molte risorse che poi il Comune ha distribuito.

40 MLN DAL DECRETO RILANCIO – Partendo dalla storia più recente, è d’obbligo ricordare le risorse derivanti dai 55 miliardi complessivi del Decreto Rilancio. Di questi, infatti, 40 milioni sono destinati proprio a Venezia, così ripartiti: 20 milioni per ammodernare la flotta Actv; altri 24 milioni destinati alle società di ormeggiatori e rimorchiatori per far fronte alle ridotte prestazioni dovute all’emergenza sanitaria; 1 milione per la sostituzione di motori inquinanti con motori elettrici o ibridi sulle barche veneziane; 5 milioni per i porti di Venezia e Civitavecchia, i due maggiormente colpiti nel business crocieristico.

54 MLN DI CONTRIBUTI STRAORDINARI (DL RILANCIO) – A questi ci sono da aggiungere gli ulteriori contributi straordinari aggiuntivi stanziati dal decreto per gli Enti Locali, per un totale di 3,5 miliardi: di questi 35 milioni sono destinati alla Città di Venezia e 7 milioni per la Città Metropolitana, in più ci sono i 12 milioni di risarcimento per i mancati introiti delle tasse comunali (tassa di soggiorno, Tosap, Cosap, ecc…).

90 EURO PER OGNI GIORNATA DI LAVORO IN MENO – Inoltre, è stato introdotto a favore delle compagnie portuali fornitrici di manodopera un contributo di 90 euro per ogni giornata in meno di lavoro rispetto ai corrispondenti mesi del 2019 a causa della pandemia.

1 MLN 375 PER EMERGENZA ALIMENTARE COVID A VENEZIA – Rimanendo sempre all’ultimo, drammatico periodo, impossibile non menzionare i 400 milioni per l’emergenza alimentare provocata dal Covid (dei quali Venezia ha beneficiato per 1 milione 375 mila euro) e distribuiti col logo del Comune.

84 MLN PER ACQUA ALTA 2019 – Sono 84 i milioni di euro stanziati dal Governo per l’acqua alta straordinaria che ha colpito Venezia nel novembre 2019. Quegli stessi 84 milioni che il Comune eroga solo da pochi mesi ai danneggiati, intestandosi il merito.

102 MLN PER PORTO MARGHERA – Nonostante l’emergenza Coronavirus, nei primi giorni di maggio è arrivata un’altra buona notizia per Venezia, la sigla dell’accordo quadro tra Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto e Autorità Portuale che rende operativi i fondi per il sito di interesse nazionale di Porto Marghera. Si tratta di 102 milioni di euro che permetteranno di completare le opere di marginamento e le banchine nell’ex area industriale di Venezia.

NO ALLA VENDITA SOTTOPREZZO DI POVEGLIA – Uno dei primi atti come sottosegretario, è stato il veto alla vendita sottoprezzo dell’isola di Poveglia, che l’allora imprenditore Brugnaro si era assicurato per una cifra troppo bassa (circa 400 mila euro) per un bene che, a libro, era stimato a oltre 10 milioni di euro.

OPERE PER IL DEMANIO – Procedendo a ritroso, in tema Demanio, avendone la delega, ho contribuito alla cessione gratuita al Comune di importanti beni demaniali (l’elenco è lungo e pubblico https://live.comune.venezia.it/it/2019/01/consiglio-comunale-approvata-lacquisizione-titolo-gratuito-di-28-beni-immobili-di-propriet-0), nonché allo sblocco di opere vincolate dal demanio militare (una per tutte la caserma Miraglia e l’idroscalo, progetto che abbiamo presentato insieme – Governo e Comune – alla stampa internazionale!).

NIENTE GRANDI NAVI A SAN MARCO – Ho sempre sostenuto che le grandi navi da crociera non dovevano passare per il bacino di San Marco e non ho mai taciuto, pubblicamente, sui ritardi. Anzi ho fatto la mia parte e dopo anni, nel novembre 2017, è stato convocato il Comitatone, nel quale il governo prese finalmente posizione contro il passaggio delle grandi navi in bacino e prospettò la soluzione alternativa di Marghera.

Recentemente, come sa bene il sindaco uscente, la discussione era ripresa con la riconvocazione del Comitatone, poi tutto si è fermato per la pandemia. Ma riprenderà a breve! Quale dovrà essere la soluzione definitiva? Ricordo, innanzi tutto che oltre a quella indicata dal Comitatone del 2017 ce ne sono almeno altre due in discussione e che va fatta una obiettiva comparazione tra tutte, ma che è anche necessario guardare oltre e ragionare su una soluzione strutturale che riguardi anche quella parte di traffico commerciale che, per le sue dimensioni, non entrerà mai in Laguna e che preveda un porto d’altura (#offshore) collegato a terra, dando così soluzione ad entrambe le esigenze: commerciale e passeggeri.

PER I COMUNI CONFINANTI – Anche se riguarda Comuni confinanti, fa parte dell’impegno per il territorio il riconoscimento dei risarcimenti ai privati, per la prima volta, in occasione del tornado che colpì il miranese nel 2016 e gli aiuti al Comune di Cavallino in occasione delle calamità.

495 MLN PER LA LEGGE SPECIALE – Doveroso ricordare i 495 milioni della Legge Speciale (2016-2025), i 475 milioni del novembre 2016 del Patto per lo sviluppo della città di Venezia, e i 152 milioni di fondi MISE come parte di quota di multa ad Alcoa per il risanamento del Porto di Marghera (2015).

IVA E MORATORIA SUGLI INTERESSI – Tra le cose fatte ricordo, poi, il parere favorevole agli emendamenti per l’IVA sui vaporetti, nonché la moratoria sugli interessi che 1.600 imprese di Venezia e Chioggia avrebbero dovuto versare per restituire gli sgravi contributivi ricevuti negli anni ’90, ritenuti dall’Unione Europea “aiuti di Stato”, facendo risparmiare al tessuto economico veneziano circa 30 milioni.

LA MONETA CELEBRATIVA DELLA BASILICA DI SAN MARCO – Senza dimenticare la moneta celebrativa per i 500 anni della conclusione della basilica di San Marco, ideata insieme al collega Enrico Zanetti e al Poligrafico di Stato.

Riassumendo brevemente, al netto degli aiuti dell’ultimo decreto rilancio e delle altre misure emergenziali, si tratta di poco più di 1 miliardo e 300 milioni che hanno contribuito alla salvaguardia e manutenzione di Venezia e, ovviamente, al bilancio del Comune.

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