Grandi navi. La virata imbarazza il Pd, Veneto e Friuli divisi (Il Gazzettino)

franceschini grandi navi gazzI friulani esultano, i veneti – se potessero – caricherebbero il ministro su una nave con un biglietto di sola andata. Passano pochi minuti dalle dichiarazioni di Dario Franceschini e, nel Pd, si scatena la battaglia fratricida.
Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia (e veneziano), è lapidario: «Anche i ministri sbagliano». Stop. Alessandra Moretti, consigliera regionale veneta, chiede subito un chiarimento: «Ritengo sia a questo punto opportuno che il ministro spieghi cosa intende dire. Mi sembra del tutto evidente che a Venezia nessuno voglia più far transitare le grandi navi per il bacino San Marco. Ma da qui a caldeggiare una soluzione che addirittura cancella tutto un comparto, con le enormi conseguenze di ordine occupazionale, ce ne passa». Ed è Davide Zoggia, deputato Pd, a completare il fronte dei difensori delle grandi navi a Venezia e, pur senza citare il “suo” ministro, lo fredda così: «Sbaglia chi con troppa superficialità vorrebbe trasferire l’attività crocieristica da Venezia a Trieste».
Stesso partito, ma altra storia in Friuli Venezia Giulia. Apre le danze il sindaco Pd di Trieste, Roberto Cosolini: «Il Ministro Franceschini lancia con forza l’idea di Trieste come Hub crocieristico dell’Alto Adriatico vista anche l’insostenibilità della situazione a Venezia. Mi pare decisamente un passo avanti positivo e questo non tanto per il vantaggio che potrebbe trarne Trieste ma soprattutto perché si fa strada la nozione per cui finalmente si possono fare scelte strategiche legate a una visione complessiva». Scontato, gioca in casa. Ma sono le parole di Debora Serracchiani, presidente della Regione Fvg e numero due del Pd nazionale, che rovineranno il sonno ai Democratici veneti e veneziani: «A Venezia c’è un’oggettiva saturazione, e la soluzione potrebbe venire dallo scalo di Trieste. L’accelerazione data agli interventi ferroviari sulla tratta Venezia-Trieste cambierà molto lo scenario della mobilità nell’Alto Adriatico, e dovrebbe spingere verso l’integrazione dei poli logistici e turistici, individuando il vantaggio rappresentato dalla complementarietà dei ruoli». Un po’ criptica, ma fa capire che a Venezia i turisti dovrebbero arrivare in treno. Chiude il presidente dei deputati del Pd, Ettore Rosato: «La proposta del ministro Franceschini di trasformare il porto vecchio di Trieste in un hub europeo per le navi da crociera va subito presa al volo. Sarebbe per il Friuli Venezia Giulia una grandissima occasione per fare di Trieste uno scalo strategico e consentire al turismo del nord est di compiere uno straordinario salto di qualità». Già, Franceschini ha servito due calici in casa Pd: champagne al Fvg, veleno al Veneto.

2015-10-02T12:46:49+02:00 2 Ottobre 2015|In evidenza, News, Notizie dal Veneto, Rassegna stampa|

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