La Nuova Venezia di oggi riporta un commento del sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta sulla sconfitta del sì al referendum costituzionale e la sulla sua posizione nel Partito Democratico.
Baretta è molto cauto. Si riconosce nell’area del ministro della Cultura Franceschini, vero play maker della crisi dato che controlla la maggioranza dei gruppi parlamentari. «La sconfitta del Sì è netta, accentuata dall’alta affluenza al voto degli italiani che sono tornati alle urne riscoprendo il valore di una democrazia chiamata a decidere sulla Carta costituzionale. Da un punto di vista sociale, non bisogna ignorare la richiesta di ascolto che arriva dai cittadini. Al Capo dello Stato sono affidate le scelte per individuare il miglior percorso per uscire dalla crisi».
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