Nell’ambito del programma di collaborazione bilaterale con l’Italia, presso la residenza dell’Ambasciatore a Roma, giovedì 6 febbraio ha avuto luogo un seminario sulla spending review.
A rappresentare l’Italia ed il suo Governo, oltre a dirigenti ministeriali e rappresentanti istituzionali, il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta.
“sono lieto di prendere parte ai lavori del seminario odierno”, ha dichiarato il sottosegretario, sottolineando come “tra il 2010 e il 2013 la spesa pubblica primaria corrente al netto delle prestazioni sociali è scesa di oltre il 9 per cento in termini reali. La riduzione della spesa pubblica si è tuttavia principalmente realizzata mediante tagli di carattere lineare, spesso operati senza una previa valutazione d’impatto e di concreta fattibilità. “
Baretta ha ricordato come “Non vi sono più margini per interventi simili” e che d’altra parte “per consolidare e rafforzare i progressi nel controllo della spesa […] è necessario adottare nuove misure che riflettano scelte politiche precise: […] in funzione di una precisa scelta strategica: quali settori privati siano da ritenersi strategici o meritevoli di sostegno.”
“L’obiettivo, ambizioso ma indispensabile, che ci siamo proposti è verificare come ogni euro viene speso” ha proseguito “Per far questo stiamo verificando se ciascun euro possa essere speso in modo più efficiente, cioè ottenendo lo stesso risultato con una spesa inferiore, ovvero producendo servizi pubblici migliori a parità di spesa. Una domanda cruciale è se un determinato servizio possa essere fornito dal settore privato a un costo più basso, o viceversa, se una buona revisione della spesa possa indurre anche a forme di riduzione delle esternalizzazioni.”
“Per il periodo 2014-16 l’obiettivo è il reperimento di risorse equivalenti ad almeno due punti percentuali di PIL. Ovvero circa 32 miliardi di euro entro il 2016, ma già con risparmi significativi anche nel 2014 e nel 2015. La maggior parte di queste risorse dovranno essere utilizzate per ridurre la tassazione sul lavoro; una parte sarà destinata a investimenti produttivi e alla riduzione del debito. A tal fine è stata introdotta una norma ad hoc nella legge di bilancio approvata a dicembre.“
Nella parte conclusiva dell’intervento l’On. Baretta ha ricordato che “alla revisione della spesa pubblica diretta vanno affiancati altri interventi: la razionalizzazione delle detrazioni fiscali a disposizione dei contribuenti (un elenco di circa settecento voci, per un valore complessivo di circa duecentocinquanta miliardi di euro); i contributi alle imprese (stimati in circa trenta miliardi di euro).” Ed in merito al ruolo del Governo rispetto alla Spending Review ha aggiunto: “Intendiamo istituzionalizzare questo processo di revisione della spesa, rendendolo parte integrante del processo di preparazione del bilancio dello Stato e delle altre amministrazioni pubbliche. A tale scopo un processo completo di revisione della spesa verrà condotto ogni due anni con un orizzonte temporale triennale, in modo da consentire alle pubbliche amministrazioni una pianificazione adeguata dei programmi di spesa. “
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