Le elezioni fanno litigare Baretta e Zanetti (Corriere del Veneto)

VENEZIA Lo scontro è tutto interno al ministero dell’Economia. Sullo sfondo ci sono le elezioni comunali, e i due sottosegretari veneziani (uno schierato con Felice Casson e l’altro con Luigi Brugnaro) fanno campagna elettorale. La miccia si accende con l’approvazione del decreto che riduce le sanzioni dello sforamento del Patto di stabilità: 7 milioni per Ca’ Farsetti. «La norma è generale non certo fatta ad hoc per la nostra città», attacca Enrico Zanetti, segretario di Scelta Civica, prima con Francesca Zaccariotto e oggi con l’imprenditore. Risponde a Felice Casson che nei giorni precedenti aveva fatto capire che quei fondi erano per Venezia. «Il decreto approvato dà degli indubbi benefici a Venezia, come alle altre città interessate. Non solo per la riduzione ulteriore delle sanzioni, ma anche per la possibilità di confermare assunzioni a tempo determinato e per la ripartizione, in quota parte, di 530 milioni che il Ggverno ha stanziato per gli enti locali», risponde a distanza Pier Paolo Baretta. Qualche mese fa lottavano insieme per portare più fondi a Ca’ Farsetti, per ridurre le sanzioni dallo sforamento del Patto e per nuove regole per Venezia. Oggi con il ballottaggio alle porte a Palazzo delle Finanze si è riscaldata l’atmosfera. «Rivendersi la misura del governo nell’ottica della campagna elettorale è un po’ come rivendersi il merito dell’abbondanza del ghiaccio al Polo nord», aveva detto l’altro giorno al Gazzettino Zanetti. «Il fatto che ne benefici la città, chiunque la governerà, dovrebbe essere motivo di orgoglio e soddisfazione, non di recriminazione», precisa Baretta lanciando il senatore compagno di partito. «Resta il fatto che Felice Casson si è battuto perché questi contenuti venissero varati», aggiunge. Nel 2015, il Comune dovrà accantonare una somma inferiore ai circa 35 milioni preventivati per il rispetto del Patto. Arrivano anche fondi extra per le Regioni e i Comuni, 100 milioni di euro da ridistribuire a tutte le amministrazioni. La notizia più attesa però un’altra: la riduzioni delle sanzioni per il mancato rispetto dei parametri nel 2014. «Abbiamo allentato le sanzioni, significa più soldi a disposizione — ha spiegato il ministro all’Economia Pier Carlo Padoan — Il Patto di stabilità a volte è elemento di freno invece che di efficientamento». Il Comune, grazie al «Salva Venezia», aveva già avuto uno sconto sulle sanzioni che adesso scendono a undici milioni. 

2015-06-13T13:20:00+02:00 13 Giugno 2015|In evidenza, News, Notizie dal Veneto|

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.