Giochi, riforma del sistema per ridurre l’offerta e vietare la pubblicità

“Sull’azzardo negli ultimi 7-8 anni ci è scappata di mano la situazione. Siamo in una sorta di stato d’allerta da parte dello Stato: il Governo è intenzionato a ridurre l’offerta, è d’accordo con lo stop alla pubblicità dell’azzardo e ritiene necessari un accordo tra Stato ed enti locali sulla regolamentazione del territorio, il tutto all’interno di una completa riforma del sistema”. Lo ha dichiarato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, a Montecitorio, nel corso della presentazione del libro “C’è gioco e gioco” di Giampiero Moncada. “Il Governo su questo è disponibile – ha aggiunto Baretta – il dibattito in Parlamento è maturo e non più procrastinabile. Le motivazioni iniziali erano buone, come la lotta all’illegalità, ma poi si è creato un eccesso di offerta, è venuto meno il punto di equilibrio. Adesso c’è bisogno di una ridefinizione, è il Governo è intenzionato a farlo subito dopo la Legge di Stabilità. Il nostro obiettivo è ridurre l’offerta in bar e tabacchi e regolare il traffico nelle sale gioco, si prevede il taglio di 100mila slot. E’ necessario regolare il gioco, combattendo ludopatia e illegalità. Per quanto riguarda gli enti locali – ha detto Baretta – c’è un eccesso di regolamentazione, legittima, comprensibile, ma non sempre efficace. Per questo è necessario mettere d’accordo Stato e amministrazioni locali sulla quantità totale di gioco. Poi la distribuzione sul territorio tocca ai Comuni. Ma non è un buon modo per regolare mettere tutto nelle periferie. Sulla pubblicità – ha concluso l’esponente del Pd – la mia posizione è di toglierla, ma il divieto deve essere legato ad una riforma complessiva del sistema”.

2015-11-10T12:34:08+01:00 10 Novembre 2015|News|

Scrivi un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.