Baretta: “Ho visto la reazione polemica che ha suscitato la mia intervista a Minoli, nel corso della trasmissione radiofonica “Mix 24″ di lunedì 18 aprile, e mi pare utile pubblicare, oltre all’audio, anche il testo trascritto, in maniera che le valutazioni e le osservazioni possano essere fatte sul merito”.
Ascolta la trasmissione (da 24’54”)
CONCESSIONI BALNEARI – Trascrizione dell’intervista rilasciata dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta a Giovanni Minoli (trasmissione “Mix 24” del 18 aprile 2016)
MINOLI
Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta da anni segue questa questione. La norma attuale estende le licenze fino al 2020, e questo secondo l’Ue è contrario al diritto europeo. Cosa rischia l’Italia?
BARETTA
Se non provvediamo con l’avvio di gare concordando con l’Europa dei tempi intermedi, rischiamo una procedura di infrazione.
MINOLI
La Corte di giustizia europea dice: nessun rinnovo automatico, nessuna proroga ulteriore a favore dei privati. Quindi bisogna assolutamente intervenire?
BARETTA
È una norma molto rigida ma dobbiamo tenerne conto. L’unico modo per intervenire è fare dei provvedimenti nazionali che stabiliscano un tempo entro il quale si avvia il processo di gara.
MINOLI
Nell’ultima Finanziaria avete scritto che ci sarebbe stata questa legge, come mai non c’è ancora?
BARETTA
Non c’è ancora perché nel frattempo c’è stato l’avvio di un contenzioso, e c’è una sentenza attesa a maggio da parte della Corte di giustizia europea, ed è bene intervenire subito dopo, avendo a disposizione la sentenza.
MINOLI
Anche perché in mancanza della legge l’Ue ci vuole sanzionare.
BARETTA
Si, ma se noi immediatamente dopo la sentenza interveniamo con un provvedimento, a quel punto evitiamo la sanzione, però dobbiamo fare un provvedimento che risponda al problema.
MINOLI
Dal 2009 lo Stato proroga le concessioni esistenti senza gara, e in certi casi addirittura svendendo il litorale. Perché?
BARETTA
Noi abbiamo un patrimonio molto frazionato di concessioni, diversamente da altre situazioni dove c’è più concentrazione. E quindi cerchiamo di tutelare queste imprese che hanno caratteristiche molto familiari, che hanno fatto investimenti. Secondo aspetto è questo: fino ad ora non è riconosciuto il valore dell’investimento fatto, infatti nelle eventuali gare future se ne dovrà tenere conto.
MINOLI
Sono circa 30mila le imprese concessionarie, che si dividono gli 8.000 chilometri di litorale italiano. Di questi circa la metà è balneabile. Ogni 350 metri c’è uno stabilimento privato. È un business da decine di milioni di euro. Quanto incassa lo Stato?
BARETTA
Lo Stato incassa pochissimo, una cifra irrisoria: 100 milioni di euro. Dovrebbero essere 300 ma c’è un’evasione troppo forte.
MINOLI
Non è assurdo così poco? Da una parte non ci sono regole, dall’altra parte lo Stato regala le concessioni.
BARETTA
Da un lato è assurdo, è uno spreco. Ma dall’altro bisogna tenere conto della stratificazione storica. Pensiamo di cambiare il sistema di calcolo, passando dalla situazione attuale al calcolo al metro quadro. È una riforma che vogliamo fare.
MINOLI
Addirittura c’è chi si lamenta e fa ricorso al tribunale.
BARETTA
Il contenzioso è abbastanza diffuso, e per questo è urgente intervenire e superare i ritardi.
MINOLI
Come possono funzionare concretamente le gare?
BARETTA
Le gare devono stabilire parametri che riconoscano investimenti fatti; poi calcolare indennizzo per chi le perde; un tempo di concessione lunga, in maniera tale da ammortizzare investimenti. Questo è quello che possiamo fare. Non possiamo invece prorogare, ma una volta decise le nuove gare possiamo stabilire un periodo anche trentennale di nuove concessioni.
MINOLI
Data scadenza concessioni è il 2020. C’è possibilità che gare arrivino prima e da quel momento in poi si calcolano i 30 anni?
BARETTA
Si, è così. Dopo la sentenza Ue dobbiamo contrattare con Europa il periodo massimo concesso per predisporre queste nuove gare, da qui al 2020. Stabilita la data dobbiamo riconoscere concessioni lunghe per le nuove gare.
MINOLI
Anche perché i concessionari non corrispondono obbligatoriamente a quelli che poi gestiscono gli stabilimenti.
BARETTA
Si, in molti casi c’è una subconcessione.
MINOLI
Questo è abbastanza anomalo.
BARETTA
Dipende. In alcuni casi sono investitori che poi non hanno più continuato, o hanno affittato, ma effettivamente una anomalia c’è.
MINOLI
Vendere o affittare una concessione non è normale.
BARETTA
Effettivamente si.
MINOLI
Questo nella legge sarà regolato?
BARETTA
Si, sarò regolato. Almeno nelle nostre intenzioni.
MINOLI
Ricapitolando: l’Italia rischia una infrazione da parte dell’Ue se il governo non interviene subito dopo la sentenza della Corte.
BARETTA
Si, la sentenza è attesa per il mese di maggio.
MINOLI
Quindi per la prossima estate si può immaginare di regolare questa situazione?
BARETTA
Noi stiamo lavorandoci in queste settimane con il nuovo ministro degli Affari regionali, dopo la sentenza pensiamo di uscire con un intervento legislativo normativo, in maniera tale da avviare questo processo.
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