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Sedici relatori, tre tavole rotonde e un’intera giornata per parlare di come il riformismo debba innovarsi, per rispondere alle sfide poste dalle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.

È quanto accadrà il prossimo 12 novembre a “Italia, Europa: un nuovo riformismo”, il convegno promosso da Fondazione Achille Grandi, Circolo Fratelli Rosselli, Koiné, L’Italia Che Verrà, Mondo Operaio e Riformismo e Solidarietà.

Un’iniziativa di riflessione culturale e politica, oltre che di mobilitazione sociale, per il rilancio di un riformismo autentico e capace di competere in modo vincente contro il populismo. Al centro della discussione, l’elaborazione di politiche economiche e sociali che possano misurarsi con i cambiamenti in atto.

L’obiettivo è avanzare proposte che, creando discontinuità con la stagione dell’austerità, siano capaci di assicurare coesione sociale, lavoro e integrazione europea. Tutto ciò nella convinzione che, da un lato, il perimetro del futuro degli italiani è l’Europa e le sue radici democratiche e solidali e, dell’altro, occorre il contributo determinante della società civile.

E proprio i corpi intermedi, e in particolare il sindacato confederale, insieme alla società civile, saranno i protagonisti delle tre tavole rotonde dedicate a: coesione sociale e uguaglianza, coordinata da Vittorio Martone (Università di Torino); lavoro e sviluppo, coordinata da Pier Paolo Baretta (Riformismo e Solidarietà); Europa e democrazia, coordinata da Giuseppe Vacca (L’Italia Che Verrà). Ad aprire i lavori saranno Luigi Covatta (Mondo Operaio) e Raffaele Morese (Koinè). Tra i relatori: Romano Prodi, Carmelo Barbagallo, Nino Baseotto, Marco Gay, Enrico Giovannini, Roberto Gualtieri, Anna Maria Furlan, Roberto Rossini, Luca Visentini.

L’appuntamento è alle ore 9.00 nell’Aula Magna del Rettorato della Sapienza Università di Roma (Piazzale Aldo Moro, 5).

 

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