L’Expo di Venezia anticipa Milano, Baretta: dobbiamo diventare la capitale europea dell’acqua (Corriere del Veneto)

VENEZIA Un tour lungo sei mesi tra le eccellenze veneziane: acqua, terra e sostenibilità ambientale. In più, a servizio del viaggiatore, arriva pure la tecnologia a facilitare la scoperta dei percorsi più insoliti della laguna e in generale del Veneto. L’Expo di Milano aprirà i battenti l’1 maggio, ma a nemmeno 300 chilometri di distanza tutto è pronto per accoglierne i visitatori curiosi di scoprire una Venezia diversa da quella delle cartoline patinate di San Marco e del ponte di Rialto.
Ieri pomeriggio, durante la due giorni di «Arsenale aperto alla città», è stata presentata e inaugurata «Venice to Expo 2015»: oltre cento progetti ed un migliaio di manifestazioni riprenderanno il tema dell’appuntamento milanese, che si intitola «Nutrire il pianeta, energia per la vita», dedicandolo all’acqua, simbolo della città a forma di pesce. «L’acqua per Venezia e la sua area metropolitana ha un significato storico e ambientale di lunga tradizione – ha spiegato Francesco Sbetti, professore di Urbanistica all’università di Ferrara e curatore del masterplan – partendo da questo, è stata lanciata una chiamata pubblica a cui hanno aderito 100 proponenti e ne è nato “Venice to Expo”». Tutto il territorio è coinvolto, da Marghera dove c’è il padiglione espositivo «Aquae Venezia» alla laguna, passando per i fiumi e parchi del Sile, del Delta del Po e dei Colli Euganei con l’obiettivo di coinvolgere il visitatore nella scoperta di luoghi e tradizioni spesso sconosciute se non a chi vive nel territorio.
Tre «App» per smartphone e tablet propongono, ad esempio, più di cinquanta itinerari da percorrere in bicicletta, a piedi o, magari, a cavallo, in canoa o con il kayak tra il Po, il Bacchiglione e il Tagliamento. Un’altra applicazione, «Barcaro», fa invece immergere il viaggiatore virtuale nella laguna veneziana e per chi ama scoprire luoghi insoliti giocando c’è «Caccia al tesoro».
La tecnologia è però solo un mezzo, il fine è far conoscere una realtà particolare com’è quella lagunare, che di solito i turisti non vedono mai, ammaliati come sono dalle bellezze architettoniche e dai monumenti già famosi in tutto il mondo dell’ex Serenissima. «Oggi (ieri, ndr ) celebriamo un giorno davvero importante per la città ma anche per il Paese – ha detto il commissario Vittorio Zappalorto all’inaugurazione – si apre Venice to Expo, conclusione e insieme punto di partenza di un lungo percorso di valorizzazione della città». Per chi volesse un assaggio dei luoghi meno battuti, nell’ambito dell’Expo si ripete l’appuntamento di «Isole in rete», con vaporetti a prezzi low-cost, che per un’intera giornata fanno tappa tra i lembi di terra della laguna nord. Gli appassionati gourmet nei prossimi sei mesi possono invece sbizzarrirsi attraversando tutto il Veneto tra degustazioni di riso a Isola della Scala nel Veronese, di radicchio trevigiano e chioggiotto o sorseggiando vini dal retrogusto salso tra le isole di Sant’Erasmo (patria, tra l’altro, del carciofo violetto) e Torcello.
«Siamo davvero pronti a salpare – ha commentato il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta – questa è un’incredibile occasione per il nostro territorio che potrebbe ambire a diventare la capitale europea dell’acqua». L’Agenzia di Bruxelles che si occupa dell’«oro trasparente» ha la propria sede a Perugia ma, per il sottosegretario, avrebbe più senso che venisse trasferita a Venezia. «A Perugia manca la materia prima – ha continuato il sottosegretario – dobbiamo aprire il confronto perché a Venezia sia riconosciuto il suo ruolo internazionale». Infine l’auspicio: «Abbiamo tre grandi porte via terra, via acqua e via aria – ha concluso Baretta – approfittiamo dell’occasione dell’Expo per ripartire».

Gloria Bertasi

2015-04-26T12:34:17+02:00 26 Aprile 2015|In evidenza, News, Notizie dal Veneto|

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